La moxibustione, moxa o okyu
Il termine deriva dall’espressione giapponese Moe Kusa, il cui significato è “erba che brucia”. Facendo bruciare degli appositi coni o sigari di Artemisia viene prodotto un calore controllato in grado di apportare diversi benefici. I coni sono composti di artemisia vulgaris, una pianta medicinale le cui foglie vengono raccolte, magistralmente essiccate, pressate e polverizzate.

A cosa serve?
La moxibustione è consigliata nel trattamento e nella prevenzione di quei disturbi legati alle articolazioni e alla circolazione del sangue e della linfa come i dolori articolari e cervicali, ma anche l’asma e la bronchite.
Moxa e gravidanza
In gravidanza è utile per stimolare il feto a posizionarsi correttamente all’interno dell’utero materno. Il trattamento va sospeso quando si verifica il capovolgimento del feto.
Controindicazioni
La moxibustione non ha particolari controindicazioni, ma deve essere evitata in caso di febbre alta, ipertensione arteriosa e su aree cutanee lesionate. È sconsigliata anche nei bambini di età inferiore a 7 anni.
